Il Poetto é la spiaggia cittadina di Cagliari, capoluogo e piú grande e popoloso centro urbano della Sardegna.
E’ sempre stata il fiore all’occhiello della cittá con le sue dune di sabbia bianca finissima, l’acqua cristallina e un fondale che permetteva ai bagnanti di passeggiare per decine di metri avendo l’acqua sempre alle caviglie.
Andando oltre quelle inflazionate discussioni che sono all’ordine del giorno a Cagliari sull’abusivismo edilizio dei chioschi sulla spiaggia e sulla condizione di morte apparente che affligge il litorale, delusione, rabbia e rassegnazione, sono gli stati d’animo che restano nei cagliaritani stanchi di vedere lo spettacolo che il lungomare offre attualmente. Le generazioni di cittadini che hanno avuto la fortuna di godere dell’antica bellezza del Poetto, custodi di testimonianze e di un ricordo destinato a rimanere tale, soffrono ripensando con amarezza a qualcosa che ormai non esiste piú.
Lungo gli otto chilometri e piú di costa, oggi, si alternano fatiscenti strutture abbandonate al loro destino e disarmonici stabilimenti balneari. Un decennio fa ormai, inoltre, una manovra spregiudicata, nel tentativo di ripristinare la sabbia bianca finissima ha modificato definitivamente il colore e la granulometria dell’arenile creando un litorale fatto di sabbia scura di grana grossolana e disomogenea.
Dopo più di cento anni di storia, l’incapacità, l’immobilità e la cecità delle istituzioni poco abili nel voler creare un progetto organico e lungimirante, l’incuria e la negligenza dei cittadini, non meno colpevoli delle autorità, portano il Poetto al punto più basso della sua storia.
Nel maggio 2013, il Comune di Cagliari, indice una gara d’appalto per la riqualificazione del lungomare Poetto. I lavori iniziano a febbraio 2014 e si sarebbero dovuti concludere nel luglio 2015. A febbraio 2016, momento in cui scrivo, non sono ancora terminati.
Chissà se le nuove generazioni potranno mai vivere il Poetto nel suo antico splendore.